Cosimo de Nitto - anno scolastico 2007-2008
Cosimo De Nitto - 29-08-2008
Tenendo dietro alla mia curiosità di spigolare tra vecchi libri mi è capitato di leggere una relazione finale scritta nel giugno 1902 da un maestro-supplente a Pieve Saliceto, piccola frazione di Gualtieri, provincia di Reggio Emilia. Riporto alcune parti che mi sembrano interessanti per gli spunti di riflessione che mi suggeriscono (scusandomi per la lunghezza)
Cosimo De Nitto - 09-08-2008

Fare una legge contro i "fannulloni" colpendo poi tutti, anche quelli che non sono fannulloni ma sono solo ammalati che, oltre il danno della malattia si beccano pure la beffa della decurtazione economica, è cosa obiettiva, o molto di parte? Come se, ad esempio, per ridurre il fenomeno delle cosiddette morti del sabato sera si decretasse il coprifuoco. Alla fine succederà che i veri fannulloni troveranno le vie per aggirare la legge e se la caveranno, e dentro la morsa della penalizzazione resteranno i veri ammalati.
In questo modo matura la convinzione che tutti i dipendenti pubblici vengano penalizzati per una "parte", oppure che tutti siano considerati "fannulloni" (follia istituzionale!).
Il problema, a mio avviso, si pone così: nessuno può negare che ci siano persone che approfittano dell'istituto che garantisce il diritto costituzionale alla salute e soprattutto delle leggi e disposizioni che lo regolano, ma da qui alla messa in discussione dello stesso diritto, o comunque al suo forte ridimensionamento, ne corre di strada.
Cosimo de Nitto - 30-07-2008
Egregio sig. Bossi (dico signore perché non mi pare appropriato rivolgermi a lei come ministro della Repubblica e dello Stato Italiano),
lei non vuole che i figli del nord siano "martoriati" da "gente" che viene dal sud; dico così perché non credo che a lei interessi l'est o l'ovest.
Quando lei parla di "gente" devo arguire che si tratta di docenti, laureati, specializzati, abilitati, insomma con tutte le carte in regola per svolgere il ruolo di insegnanti, secondo le leggi dello Stato Italiano. Magari con un compenso miserabile, magari lontano dalle proprie famiglie e dai propri ambienti, magari con mille problemi da risolvere a cominciare da quello della casa. Insomma precari, mala gente.
Oppure ...
Cosimo De Nitto - 01-07-2008
A dodici anni vende le sue foto nuda. "Volevo comprare vestiti alla moda". Sorpresa nei bagni di una media a scattarsi immagini piccanti con il videofonino. Inviava mms ai compagni in cambio di 5-10 euro. Il provveditore: "Sono preoccupata". Treviso, 28 giugno 2008.

E' solo un episodio sporadico, raro, anzi unico e irripetibile? O è la punta di un grosso iceberg che naviga minaccioso sotto il livello del mare?
Cosimo De Nitto - 28-06-2008
Nell'articolo su scuolaoggi.org dal titolo "Punto di partenza: il diritto alla prestazione dell'alunno" gli autori hanno citato un passaggio del ragionamento che sviluppo in "C'è merito e merito" da ItaliaOggi, anche se glielo avevo personalmente inviato e non l'hanno pubblicato. Il sito è diretto da loro ed hanno pieno diritto a pubblicare ciò che ritengono in linea con la propria politica editoriale.
Così pure hanno diritto di citare chi credono nei loro articoli.
Avendo, però, ripreso della mia riflessione solo la parte in cui sembra che attacchi direttamente la non-competenza del ministro Gelmini, e tenendoci i nostri evidentemente molto alla sua difesa, posso precisare...

Cosimo De Nitto - 26-06-2008
La questione del merito è un volgare imbroglio che serve a coprire, la volontà vera, come una foglia di fico il re nudo; al di là dei toni educati e cortesi del ministro Gelmini tanto apprezzati (che si debba entusiasticamente apprezzare la buona educazione da parte di chi governa francamente mi sembra troppo. Le buone maniere sono dovute sempre e da parte di tutti, a partire ovviamente da chi ha il compito di governare il paese, e deve dare l'esempio).
Non solo è finito il tempo delle vacche grasse (ammesso che ci sia mai stato per la scuola), ma stanno per essere uccise le poche, magre e malandate vacche che sono rimaste.
Ormai si lavora per la deriva del sistema di istruzione e formazione del nostro paese: con buona pace degli obiettivi di Lisbona.
Cosimo De Nitto - 20-06-2008
Finalmente un po' di serietà che fa rima con severità e con modernità. Basta con l'egualitarismo degli insegnanti che, come è universalmente noto, sono tutti comunisti incorreggibili e rétro con l'idea fissa (ideologia!) che tutti devono essere messi in condizioni di eccellere. E la piramide sociale dove va a finire?
Viva la piramide!
E benedetti gli Egizi che costruendole hanno significato per l'eternità che la società perfetta è quella che si dispone a piramide (non è un'ideologia anche questa?).
Cosimo De Nitto - 01-02-2008

Il mio precedente articolo "Povera scuola!" ha suscitato diversi commenti. Oltre quelli pubblici, molti commenti privati mi hanno espresso apprezzamento e condivisione. Ringrazio coloro che mi hanno letto e, sperando di non annoiare nessuno, rispondo per tutti alla gentilissima d.s. Anna Durantini, approfondendo un po' le mie riflessioni.

Lei ha scritto:

Sono una d.s. di un istituto Comprensivo e voglio esprimere il mio ringraziamento al dott. De Nitto.
Bravo! Lei ha espresso un disagio molto diffuso e molto sentito. Mentre leggevo il suo articolo mi dicevo:"Allora non sono la sola"!
E come lei suggerisce io avevo già in mente di fare: la "nuova" vera riforma dovrà essere per noi che amiamo la scuola la nostra Carta Costituzionale.
Con rispetto
Annarita Durantini



Gentile Annarita Durantini,
sono davvero contento che il vero messaggio del mio articolo sia venuto fuori. Il mio amico Maurizio Tiriticco mi ha risposto preoccupato del fatto che il mio fosse un "grido di dolore" con poca speranza "politica", almeno così ho inteso io le sue parole. Per la verità, ho solo cercato di dar voce ad una catena di ragionamenti, e sentimenti, che provengono dall'interno della scuola ed esorcizzano il pessimismo dell'intelligenza con l'ottimismo di una volontà mai doma. E, infatti, come può essere doma la volontà di tanti veri professionisti che vogliono dare le migliori risposte possibili al bisogno di crescere e migliorare dei propri alunni?
Cosimo De Nitto - 25-01-2008
Ci mancava anche la crisi di governo per aumentare il senso di precarietà, approssimazione, transitorietà che attanagliano i docenti ed il mondo della scuola tutto.
Ci mancava anche l'esempio edificante di senatori della Repubblica che si insultano, si menano come scaricatori di porto, alla fine brindano come all'osteria, l'esempio del loro eloquio alto, solenne, misurato sia in aula che nelle telefonate private o nelle trasmissioni televisive... Grande modello educativo per ogni generazione di Italiani. Genitori e figli.
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